Colliri, laser e chirurgia per il glaucoma



instillare un collirio 1, lavaggio delle mani
instillare un collirio 2, apertura senza toccare il beccuccio
instillare un collirio 3, posizione della testa, dell'occhio e della palpebra
instillare un collirio 4, posizione del boccetto
instillare un collirio 5, compressione sul sacco lacrimale
instillare un collirio 1, lavaggio delle mani

La terapia iniziale del glaucoma cronico ad angolo aperto è l’instillazione di uno o più colliri che hanno l’effetto di ridurre la pressione dell’occhio. Ne esistono diverse classi: gli analoghi delle prostaglandine (come latanoprost, bimatoprost e travoprost), i beta-bloccanti (come timololo e carteololo), gli inibitori dell’anidrasi carbonica (come dorzolamide e brinzolamide, o anche l’acetazolamide disponibile in compresse), gli alfa-agonisti (brimonidina) e i miotici (pilocarpina). Sono di solito ben tollerati, ma possono dare effetti collaterali sia all’occhio sia sistemici, che il paziente deve segnalarci. Perché siano efficaci è necessario che il paziente li usi con regolarità e precisione, senza dimenticarli mai. Controllate anche, con le foto qui a fianco, di instillarli nel modo corretto!



Valvola Ex-Press per glaucoma
Valvola Ex-Press per glaucoma

Nei casi che non rispondono ai colliri, o quando i colliri causano effetti collaterali, eseguiamo una trabeculoplastica laser, in cui mini-spot diretti alla zona di deflusso dell’umor acqueo ne aumentano la funzione; si esegue in anestesia topica (sole gocce), è molto efficace (80% dei casi), e può essere ripetuta. Inoltre, nei glaucomi ad angolo stretto e chiuso pratichiamo (sempre in anestesia con gocce) una iridotomia con laser YAG, cioè un piccolo foro nell’iride, che bilancia la pressione fra i due lati davanti e dietro l’iride e impedisce la chiusura dell’angolo (cioè l’attacco acuto di glaucoma) nei soggetti predisposti o lo risolve se si è già instaurato.

Se colliri e laser non sono sufficienti eseguiamo l’intervento di trabeculectomia, in cui creiamo nella parete sclerale dell’occhio una via di uscita alternativa per l’umor acqueo, che da dentro l’occhio esce e va a diffondere sotto la congiuntiva, riducendo la pressione all’interno; per impedire la chiusura dello shunt utilizziamo durante l’intervento farmaci che inibiscono la cicatrizzazione come il 5-fluoro-uracile o la mitomicina C. Eseguiamo anche la versione mini-invasiva di questo intervento, impiantando una piccolissima valvola, detta Ex-Press, con un lume non più grande di 50µ, che regola il deflusso e riduce gli effetti collaterali.