Le immagini che entrano nell’occhio vengono messe a fuoco sulla retina dalla cornea, che è responsabile del 70% del potere refrattivo oculare, e dal cristallino, che vi contribuisce per il 30%. In presenza di un difetto refrattivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo o presbiopia) ciò non avviene o avviene in modo irregolare.
Nella miopia non vediamo a fuoco le immagini lontane (la TV, la lavagna a scuola, o nella guida), ma solo quelle vicine. Ciò avviene perché l’occhio è troppo lungo o la cornea troppo curva. La miopia è il difetto visivo più comune; compare di solito fra i 10 e i 20 anni, progredisce fino ai 25 anni circa, e interessa dal 20 al 30% di noi. La causa più comune è l’ereditarietà. La maggior parte delle miopie sono benigne e facilmente correggibili; una minor parte, dette degenerative, sono spesso molto elevate, e possono causare danni alla zona centrale della retina detta macula, o fori e rotture della retina periferica con successivi distacchi di retina. Per questo, è importante per i miopi fare visite regolari per controllare la retina con dilatazione della pupilla.
Nell’ipermetropia l’occhio è più corto del normale. Questa è una condizione normale nei bambini (fino a 2-3 diottrie), e si risolve con la crescita. Se il difetto è superiore, o se si tratta di adulti, il continuo sforzo di messa a fuoco causa affaticamento oculare, arrossamento, mal di testa e anche visione sfocata, soprattutto da vicino.
Nell’astigmatismo la superficie anteriore dell’occhio (la cornea) non è sferica (come una palla da calcio) ma ha curvature diverse su meridiani differenti, un po’ come un pallone da rugby. Le immagini sulla retina risultano sfocate perché non sono costituite da un punto, ma da due linee focali, perpendicolari fra loro, ciascuna originata da uno dei meridiani principali. L’astigmatismo è molto comune (10-20%), è già presente alla nascita o nei primi anni di vita, e può essere associato a miopia o ipermetropia. In alcuni astigmatismi che compaiono più tardi nella vita la cornea ha una curvatura irregolare per ferite, interventi o degenerazioni come il cheratocono.
Con il termine presbiopia indichiamo la perdita di capacità di mettere a fuoco le immagini vicine, come cucire, leggere un libro o lavorare al PC. E’ un fatto normale dovuto al progressivo indurimento del cristallino con l’età, e inizia a manifestarsi dopo i 40-45 anni. I miopi ne risentono meno, perché il loro punto di fuoco (anche se anomalo) consente loro di leggere spesso senza occhiali.